I libri del Corriere della Sera
Merckx - Il cannibale di Guy Roger - Corriere della Sera - La Gazzetta dello Sport
Uscita Nº 3 del 17/06/2025
Periodicità: Aperiodico
Editore: RCS MediaGroup
Il prodotto è disponibile
€ 16,50
Descrizione
Eddy Merckx non è soltanto un campione fuori dal comune, è anche un personaggio storico, un conquistatore dell’impossibile, un ambasciatore di prestigio per tutti i belgi. Ancora oggi un mito.
Vincitore di cinque Tour de France (97 giorni in maglia gialla, 34 vittorie di tappa), cinque vittorie al Giro d’Italia, una Vuelta, tutte le Classiche, il record dell’ora, i campionati del mondo. Le statistiche dicono 1800 gare, 525 vittorie in 14 anni di carriera. Risultati incredibili perché negli anni Settanta gli avversari erano grandiosi e le battaglie incredibili.
Il suo palmarès è, e resterà, irraggiungibile, anche per Tadej Pogacar, la più grande promessa del ciclismo contemporaneo, già vincitore a 25 anni di tre Tour: per avvicinarsi al record di Merckx dovrà correre fino a 46 anni, e vincere 20 gare l’anno.
Con Guy Roger andiamo alla scoperta del Cannibale, campione inaccessibile: le sue vittorie, i colpi di testa, il suo coraggio, i dubbi, la sua volontà di andare sempre più in là e di correre, correre, correre.
Vincitore di cinque Tour de France (97 giorni in maglia gialla, 34 vittorie di tappa), cinque vittorie al Giro d’Italia, una Vuelta, tutte le Classiche, il record dell’ora, i campionati del mondo. Le statistiche dicono 1800 gare, 525 vittorie in 14 anni di carriera. Risultati incredibili perché negli anni Settanta gli avversari erano grandiosi e le battaglie incredibili.
Il suo palmarès è, e resterà, irraggiungibile, anche per Tadej Pogacar, la più grande promessa del ciclismo contemporaneo, già vincitore a 25 anni di tre Tour: per avvicinarsi al record di Merckx dovrà correre fino a 46 anni, e vincere 20 gare l’anno.
Con Guy Roger andiamo alla scoperta del Cannibale, campione inaccessibile: le sue vittorie, i colpi di testa, il suo coraggio, i dubbi, la sua volontà di andare sempre più in là e di correre, correre, correre.