Storia dei grandi segreti d'Italia

OVRA, la polizia segreta fascista

Uscita Nº 83 del 15/02/2023

Periodicità: Settimanale

Editore: RCS MediaGroup

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Descrizione

Il 2 dicembre 1930 il regime fascista rivela per la prima volta agli italiani l’esistenza di un organo dal nome minacciosamente evocativo: «OVRA». Esso, in realtà, opera già da tempo come braccio esecutivo della polizia politica (Polpol), l’agenzia di intelligence strutturata da Arturo Bocchini tra il 1926 e il 1928, in concomitanza con la promulgazione di quella serie di leggi che saranno note come «leggi fascistissime» e che imprimeranno una svolta totalitaria all’Italia fascista. Strutturata in modo centralizzato e verticistico, sottratta all’organizzazione ordinaria della Pubblica sicurezza, la Polpol recluta – spesso forzatamente – cittadini che operano come informatori e infiltrati, persone al di sopra di ogni sospetto che aiutano il regime a individuare i potenziali sovversivi, mentre l’OVRA ne è il tremendo strumento repressivo. Caduto il fascismo, numerosi attori di quelle tristi vicende hanno semplicemente cambiato casacca; in merito a tali organi di regime, se tanto gli storici sono riusciti ad acclarare, ancora oggi permangono diverse zone d’ombra.
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