Le origini e la storia del Guanto dell’infinito nei fumetti e al cinema

Le origini e la storia del Guanto dell’infinito nei fumetti e al cinema

Scopri cos’è e la sua evoluzione


Nell’universo dei supereroi Marvel, il Guanto dell’infinito è un oggetto dall’immenso potere bramato da molti. La sua storia appassionante inizia, in realtà, da un fumetto, per approdare al cinema solo molti anni dopo. Ripercorriamola per scoprire tutti i segreti delle famose Gemme dell’infinito che compongono questo prezioso artefatto.

Il fumetto “Il Guanto dell’infinito”


Il potente oggetto ha fatto la sua prima comparsa nel 1991, nell’omonimo fumetto intitolato, appunto, “Il Guanto dell’infinito” (“The Infinity Gauntlet” in inglese). La miniserie pubblicata dalla Marvel Comics negli Stati Uniti è stata scritta da Jim Starlin e disegnata da George Pérez e Ron Lim. Composta da sei albi, la serie narrava, in particolare, le storie dei personaggi Adam Warlock, Silver Surfer e Thanos.

Nel fumetto si narra della creazione del celeberrimo Guanto dell’infinito. La storia inizia con Thanos che torna in vita per concessione della Morte. Quest’ultima sostiene che nel mondo non ci sia il giusto equilibrio, perché c’è troppa vita; per questa ragione, incarica Thanos di uccidere la metà degli esseri viventi dell’universo e, per far sì che lui porti a termine la missione, gli fa dono di grandi poteri. Thanos decide così di utilizzare il Pozzo dell’infinito per localizzare le sei Gemme dell’infinito, pietre che in passato furono separate e affidate agli Antichi dell’Universo, creature molto potenti ma inconsapevoli dell’enorme responsabilità ricevuta. Thanos sconfigge gli Antichi e recupera così le sei gemme, che poi incastona nel suo guanto sinistro, creando così il Guanto dell’Infinito.

Le Gemme dell’infinito


Le Gemme dell’infinito, note anche come Pietre dell’infinito, sono comparse per la prima volta nel fumetto “The Power of Warlock” nel 1972, ma solo cinque anni dopo sono state mostrate tutte nel numero 7 di “Avengers Annual”. In Italia, invece, questi oggetti sono comparsi per la prima volta ne “Gli Albi dei Super-eroi” n.12 del 1973, per poi comparire tutti quanti solo nel fumetto “Thor” n. 208 dello stesso anno.

Le sei gemme sono piccole, lisce, ovali e di colore diverso: a differenziarle è anche il potere conferito a ciascuna, grazie al quale il possessore è in grado di manipolare un determinato aspetto dell’esistenza. Per questa ragione, se riunite in un unico artefatto come, appunto, il Guanto dell’infinito, donano al possessore l’onnipotenza e l’onniscienza.

Queste gemme, in realtà, non sono né indistruttibili né immutabili: in origine formavano un’unica entità chiamata Nemesis; in seguito, in una fase della storia, hanno anche assunto la forma di strani umanoidi, per poi tornare a essere divise. In molti casi, sono state descritte come creature, in parte senzienti, alla ricerca di un possessore in grado di controllare il loro potere. In realtà, tutti i personaggi dell’universo Marvel che le hanno ottenute sono stati dei possessori temporanei, in quanto poi il loro legame è sempre stato sciolto a favore di un nuovo possessore.

Gemme dell’infinito: i nomi e i poteri


Ecco quali sono i nomi e le caratteristiche delle sei Gemme dell’infinito:

  • Tempo: è verde e consente di controllare passato, presente e futuro, di viaggiare nel tempo e di manipolarlo a proprio favore, donando anche l’onniscienza quando è nel suo pieno potenziale;
  • Anima: è arancione e consente di rubare, controllare e manipolare le anime dei vivi così come quelle dei morti. È anche la gemma più pericolosa, perché è l’unica che potrebbe distruggere l’anima del possessore considerato indegno di tale potere;
  • Spazio: è blu e consente al possessore di essere in più luoghi nello stesso momento, donandogli quindi il dono dell’onnipresenza; inoltre, consente di spostare qualsiasi oggetto attraverso lo spazio, rallentandone o velocizzandone la traiettoria;
  • Mente: è gialla e consente al possessore di accedere e manipolare le menti di qualsiasi altro essere vivente;
  • Realtà: è rossa e consente al possessore di realizzare qualsiasi suo desiderio, anche quelli apparentemente impossibili;
  • Potere: è viola e dona al possessore il massimo del potere con la possibilità di duplicare qualsiasi altro superpotere o abilità fisica e intellettiva.

Il Guanto dell’infinito Marvel


Nei film Marvel il Guanto è stato forgiato a Nidavellir, uno dei nove regni di Asagard, dai nani comandati da Eitri. L’artefatto è stato realizzato con un materiale che ha la capacità di attirare a sé le Gemme dell’infinito, come se fosse una calamita. Il possessore del Guanto deve indossarlo sulla mano sinistra e stringere il pugno per attivarlo, ma solo se ha un livello di forza mentale e fisica in grado di sopportare il potere derivante dall’attivazione di una o di più gemme.

Il Guanto dell’infinito è comparso in molti film della Marvel: in alcuni, come in “Thor”, “Thor: The Dark World” e “Thor: Ragnarok”, compare, in realtà, un guanto che poi si rivela essere una replica di Odino, infatti, si indossa sulla mano destra e non può contenere le gemme. In “Avengers: Age of Ultron” Thanos obbliga Eitri a forgiare l’artefatto e ottiene così il vero guanto, con il quale inizia poi la caccia alle pietre che prosegue anche nei film successivi. È Poi in “Avengers: Infinity War” che Thanos, indossando il Guanto, riesce a trovare tutte le Gemme e a ottenere così il poter per distruggere la metà degli esseri viventi dell’universo.

Se sei un appassionato dell’universo Marvel, non perderti la possibilità di costruire il tuo Guanto dell’infinito! In edicola trovi una riproduzione esclusiva in scala reale, fedele all’originale, corredata di spettacolari effetti di luce LED e di finiture di qualità. In ciascuna uscita troverai una guida e il materiale necessario per assemblare l’oggetto da collezione e potrai anche richiedere le eventuali copie arretrate. Inizia subito a costruire il leggendario guanto!


P.IVA 04891770150 - © 2024 m-dis SpA - Tutti i diritti riservati​