La storia e l’evoluzione dei giochi enigmistici

La storia e l’evoluzione dei giochi enigmistici

Scopri quali sono i giochi più famosi


L’enigmistica è per molti un piacevole passatempo, ma in realtà è un’attività molto più importante di quanto si possa pensare. Rompicapo logici e giochi enigmistici di vario tipo, infatti, aiutano a sviluppare le abilità cognitive e logiche e soprattutto a mantenere sempre allenata la nostra mente. Ma come è nata l’enigmistica? Scopriamolo insieme, con una panoramica sulla sua evoluzione e sui giochi più amati di sempre.

La storia dell’enigmistica: dall’antichità a oggi


Non possiamo sapere di preciso chi ha inventato l’enigmistica: quel che è certo, è che si tratta di un’arte molto antica, che affonda le sue radici sin dai tempi degli oracoli, che fornivano a sovrani e sacerdoti enigmi aperti a più interpretazioni. Gli indovinelli, ancor prima dei rompicapo, sono stati i primi veri giochi enigmistici della storia: diverse testimonianze di enigmi antichi sono contenute persino nella Bibbia e nel Corano ma, certamente, l’enigma più famoso della storia è quello della Sfinge nella mitologia greca. Questa creatura dalla forma di leonessa alata con il volto di donna e la coda di serpente rivolgeva un quesito agli avventori alle porte di Tebe: “Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, bipede e tripede?”. La risposta è l’uomo: chi non riusciva a rispondere veniva divorato e solo Edipo riuscì a risolvere l’indovinello, diventando così il re della città.

Il gioco enigmistico si sviluppò poi durante l’epoca romana: è molto famosa, ad esempio, un’iscrizione latina denominata “il quadrato di Sator” e composta da 5 parole, ovvero “sator”, “arepo”, “tenet”, “opera” e “rotas”. Queste parole erano, appunto, scritte in un quadrato e si potevano leggere sia in orizzontale che in verticale: accostate formavano una frase palindroma, mentre se venivano lette in un altro ordine, formavano frasi di significato diverso. Per questa ragione, il quadrato fu considerato “magico”: uno dei più antichi fu rinvenuto a Pompei e risale a prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Nel Medioevo l’arte degli enigmi continuò a svilupparsi; celebre è l’Indovinello veronese risalente all’VIII-IX secolo, un quesito scritto a margine di un codice liturgico in latino, il cui significato descrive proprio l’attività di scrittura dell’amanuense. Nel XV secolo fu il genio Leonardo Da Vinci a dilettarsi nell’invenzione di indovinelli e rebus, che possiamo apprezzare ancora oggi tra i suoi scritti. Nel 1500 i giochi enigmistici divennero popolari nelle corti e nei secoli successivi continuarono a diffondersi in forme sempre nuove, iniziando anche a essere pubblicati in vere e proprie raccolte di enigmi.

L’enigmistica moderna


Nel 1700 in Francia nacque la sciarada, un gioco enigmistico che consiste nell’indovinare una parola partendo da definizioni generiche di diversi elementi di significato autonomo, attraverso i quali la parola può essere scomposta. Questo gioco si diffuse ancora di più nel 1800, quando l’enigmistica iniziò a diventare scritta attraverso giochi e indovinelli pubblicati su giornali e riviste. Ben presto anche in Italia nacquero riviste specializzate in giochi enigmistici di vario tipo ed ebbero un grande successo.

Ma chi ha inventato le parole crociate? Esistono varie ipotesi in merito, ma la più accreditata è quella che riguarda il giornalista britannico Arthur Wynne che, nel 1913, inventò una rubrica di enigmistica intitolata “Fun” pubblicata nell’edizione della domenica del giornale per cui lavorava, il “New York World”. In queste pagine erano presenti dei puzzle a forma di diamante con uno spazio vuoto al centro: la prima parola orizzontale era, appunto, “Fun” e il gioco fu chiamato “Word-Cross Puzzle”, che significa, appunto, “parole crociate”.

In Italia, però, il primo schema di parole apparve ne “Il Secolo illustrato della domenica” il 14 settembre del 1890: ideato da Giuseppe Airoldi, questo primo esempio di parole crociate era composto solo da caselle bianche in una griglia 4x4, nella quale ogni riga e ogni colonna andavano riempite con le risposte a una definizione. Tuttavia, i cruciverba veri e propri, quelli che conosciamo oggi composti anche da caselle nere, si diffusero nel nostro paese solo a partire dagli anni ’20 del Novecento: furono subito molto apprezzati e contribuirono alla diffusione dei giochi enigmistici in generale, compresi quelli crittografati, quelli autodefiniti, i rebus e i giochi di parole. Nei decenni successivi sono stati sviluppati altri tipi di giochi, come ad esempio il sudoku giapponese, un gioco con i numeri che oggi è molto apprezzato anche in Occidente.

I giochi enigmistici più diffusi


Oggi esistono tantissime riviste specializzate in enigmistica e contenenti una miriade di giochi logici, rompicapo, cruciverba e indovinelli di ogni tipo. Vediamo quali sono quelli più famosi e gettonati.

Il cruciverba


Il cruciverba è una griglia quadrata o rettangolare composta da caselle bianche e nere: nelle caselle bianche delle righe orizzontali e delle colonne verticali si devono inserire le lettere delle parole ottenute in base alle definizioni. Si parte dalle caselle numerate, dove a ciascun numero corrisponde una definizione. Esistono poi diversi tipi di parole crociate: quelle facilitate, in cui sono già inserite alcune lettere; quelle a schema libero, dove le caselle nere sono disposte senza regolarità nella griglia; quelle senza schema, dove le caselle nere sono del tutto assenti; quelle crittografate, dove ogni casella è numerata e a ogni numero uguale corrisponde una lettera uguale per individuare le parole senza però definizioni; quelle sillabiche, dove in ciascuna casella vanno inserite le sillabe delle parole trovate tramite le definizioni, anziché le singole lettere.

Le parole intrecciate


Questo gioco enigmistico consiste nel cercare una serie di parole in un insieme di lettere disposte casualmente. Le lettere rimaste fuori di solito vanno a comporre una parola indicata da una definizione, oppure una frase o un aforisma.

I rebus


I rebus sono giochi enigmistici composti da vignette che vanno interpretate per ricavare una frase risolutiva. In questi disegni, di solito, vengono aggiunti dei segni grafici per aiutare nell’interpretazione: ad esempio, vengono indicati gli oggetti utili ai fini della soluzione, oppure vengono aggiunte delle lettere che fanno parte della soluzione stessa. Esistono tanti tipi di rebus, da quelli fotografici a quelli da risolvere anagrammando le parole o gli indizi rilevati nella vignetta stessa.

Gli indovinelli o enigmi


Gli indovinelli sono giochi costituiti da un breve testo che può essere in versi oppure in prosa e che definisce una parola o un concetto. Possono essere allegorici o figurati e vanno dunque interpretati per arrivare alla soluzione.

Le crittografie


Le crittografie sono giochi enigmistici impegnativi che consistono nel cercare di scoprire una parola o una frase di senso compiuto tramite un ragionamento induttivo, che deve partire dal significato e dalla disposizione delle lettere date nella traccia, detta esposto.

Il sudoku


Come anticipato, il sudoku è un gioco logico inventato in Giappone: è composto da una griglia suddivisa in 9 righe orizzontali, 9 colonne verticali e 9 griglie più piccole da 3x3 celle. Alcune celle contengono già dei numeri, mentre altre sono vuote, in un numero variabile a seconda del grado di difficoltà. Per risolvere il gioco bisogna riempire le caselle bianche con i numeri da 1 a 9 in modo che in ogni riga, in ogni colonna e in ogni griglia piccola sia presenti tutte le cifre da 1 a 9, senza ripetizioni.

I giochi enigmistici in edicola


Se vuoi scoprire altri giochi e cimentarti con l’enigmistica, corri in edicola! Troverai tante riviste ricche di rompicapo, tra le quali anche una novità molto interessante, ovvero i “Quaderni delle vacanze per adulti”: si tratta di una collana che coniuga divertimento e cultura e che ti offre test, giochi enigmistici e tanti esercizi per tenere sempre allenata la mente! Inoltre, oggi sono disponibili tante novità di questo genere anche per i più piccoli, come ad esempio la collana “Alleniamo l’intelligenza” di Gribaudo, piena di giochi stimolanti per allenare l’intelligenza e la memoria e sviluppare le abilità logiche, fondamentali anche per l’apprendimento scolastico. Non perderti poi neanche “Quid+”, una linea editoriale educativa dedicata al primo apprendimento. Cosa aspetti, chiedi subito tutti i numeri di queste collane al tuo edicolante!


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